sabato 19 novembre 2016

Corvus Corone







Dice che (chi?) Apollo si infuriò con me perché gli spifferai che Coronide, alla quale dovevo badare, si era divertita un pochino con un certo Ischys...anzi si era talmente divertita che se lo sposò. E sapete cosa fece Apollo? Chiese alla sorella Artemide, una tipa violenta e reazionaria, di uccidere Coronide. E Ischys fu ucciso da Zeus. E Coronide era incinta di Apollo che salvò il feto.
Che volevo dire? Ah, che Apollo, infuriato con me perché non accecai Ischys, cambiò il mio piumaggio da bianco a nero.
Ecco, questa fu la grande punizione di Apollo, Dio del Sole e scopatore delle Muse...sei il dio delle arti, quindi delle Muse, quindi sei sospettabile, Apollo.
Insomma, 'sto diuccio mi trasforma da bianco a nero: mica mi uccide o mi maledice. Mi trasforma in un uccello nero. Fico, penso io, il nero sfina, rende misteriosi e d'inverno attrae i raggi solari. Ora, posso anche starci che il nero nell'antichità era nefasto e bla bla bla, ma a me sta da DIO!
Poi vennero i latini che mi affibbiarono un nome meraviglioso: Corvus Corone. In culo ad Apollo, le sue corna verranno ricordate per l'eternità!
Sono un volatile splendido, lucido e nero. Mangio tutto, dagli avanzi umani alle carogne, passando per la frutta, gli insetti, i pulcini e pure i merli piccoletti. 'Na macchina da guerra! (Ah! Zia Artemide, mi manchi...)

Conclusione: Quando vedi una cornacchia porta lo stesso rispetto che porti ad un'aquila. Lei é fregnona e si estinguerà, io no.